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Le nostre attività |
La missione di L.Eu.Di.Ca. è di promuovere il corretto
rapporto
tra animali e persone e combattere i maltrattamenti
(art. 6 dello Statuto).
L’associazione fa parte delle
associazioni di volontariato
con la classificazione PD 315. |
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Attività statutarie |
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Attività di supporto |
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Attività statutarie |
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Prevenzione
e controllo del randagismo |
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Nel corso del triennio 2008-2010 (cui tutti i dati riportati
si riferiscono) L.Eu.Di.Ca. ha fornito il servizio
istituzionale di prevenzione e controllo del randagismo, a
beneficio dei 46 comuni del bacino della ULSS 17;
recentemente ha aderito alla convenzione anche un comune
della provincia di Verona.
Parimenti, nel triennio l'associazione ha fornito in maniera
continuativa servizio di accalappiamento e di canile
sanitario alla locale ULSS 17.
L’Associazione ha dato così ospitalità e
cure, nel periodo in esame, a quasi 2.100 cani provenienti
dal territorio servito, di cui circa l’81% privi di
proprietario conosciuto; di questi ultimi la grande
maggioranza, circa 1550, ha ritrovato tramite affidi a
famiglie, la strada del recupero definitivo, in un contesto
di pieno controllo sanitario e rispetto delle leggi.
Gli animali rimasti non affidati, solitamente
per ragioni di età o di salute o perché di temperamento
aggressivo, sono stati senza eccezione tenuti nella
struttura di ospitalità e curati.
A consuntivo, la mortalità registrata sul
totale degli ingressi è del 6%, ai livelli più bassi in
assoluto per strutture di questo tipo. Oltre il 50% dei casi
si verifica nei primi giorni di permanenza nella struttura
di accoglienza durante il periodo di osservazione sanitaria,
in conseguenza di traumi o patologie gravi, spesso diretta
causa dell'intervento di cattura. Secondo le osservazioni
rilevate sul territorio da L.Eu.Di.Ca., l’entità del
fenomeno del randagismo, ancora non mostra segni di
riduzione, anzi il numero di cani catturati nel triennio è
sensibilmente cresciuto rispetto al precedente periodo. Il
saldo osservato sembra piuttosto essere risultati di
distinti fenomeni,
alcuni nella direzione dell’aumento del problema: |
-
la crescita della consapevolezza da parte del pubblico e
degli enti locali, che porta ad una graduale emersione
delle situazioni, specialmente nelle aree rurali, un
tempo del tutto fuori controllo o concluse con la
soppressione violenta dell’animale;
-
la progressiva riduzione delle opportunità di ospitare
animali – si riducono gli spazi abitativi ed il tempo a
disposizione delle famiglie -;
-
il peggioramento delle condizioni economiche medie delle
famiglie, segnatamente nella seconda metà del triennio,
diretta conseguenza della crisi economica e finanziaria
globale
-
l'accresciuta conoscenza da parte del pubblico,
dell'organizzazione di assistenza posta in essere dalle
Istituzioni per mezzo di L.Eu.Di.Ca.
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ed altri nella direzione del contenimento:
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la crescita della sensibilità verso gli animali, frutto
anche di innumerevoli campagne di comunicazione, che
tende a ridurre il rischio di smarrimento e l'abbandono
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L’insufficiente applicazione del microchip ed il limitato controllo delle
nascite, lasciano spazio aperto per un aumento netto del problema, misurabile in
circa il 8% anno su anno. Questa crescita è sopportata direttamente
dall’associazione e, nel triennio, ha comportato ad un aumento degli oneri
economici a carico degli enti convenzionati di circa il 10%.
Oltre ai cani catturati sul territorio, L.Eu.Di.Ca. offre un’opportunità ai
proprietari che, per ragioni oggettive o di forza maggiore, non possono più
tenere con sé il proprio animale; in alternativa alla soppressione, al
proprietario viene data la possibilità della cessione definitiva, a fronte di
un’offerta a titolo di mantenimento e cura dell’animale. In questo modo sono di
fatto stati salvati circa 85 animali, nel corso del triennio.
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Maltrattamenti |
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L'attività di repressione dei maltrattamenti è attiva ed efficace, anche grazie
alle informazioni provenienti dal territorio, da parte dei cittadini che
attribuiscono all’associazione il ruolo e l’autorevolezza per agire. L’azione si
concretizza in visite ai proprietari, dove la persuasione e l’assistenza
concreta nel superare le difficoltà sono state nella maggior parte dei casi la
via maestra per risolvere il problema.
Alcune situazioni, tuttavia, hanno comportato il formale intervento delle forze
dell’ordine. Dal 2009 ha preso corpo un servizio di guardie zoofile nel
territorio della provincia di Padova, due unità che hanno
raggiunto una significativa capacità di risposta per i casi
più gravi. La collaborazione con l'associazione ha portato
alla soluzione di alcuni casi di grave maltrattamento, con
denuncia dei responsabili all'autorità giudiziaria.
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Soccorso
sanitario |
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Il
soccorso sanitario nei casi di traumi da incidente tuttora richiede ancora la
partecipazione del volontariato: benché il servizio pubblico della ULSS è poco
conosciuto ed in qualche caso ha mostrato gravi limiti e mancanze, tuttavia nel
triennio si è assistito ad un significativo miglioramento della qualità e
tempestività degli interventi. I
cittadini segnalano preferibilmente ai volontari le situazioni di emergenza,
chiedendo aiuto diretto o informazioni per coinvolgere correttamente il servizio pubblico. In
numerosi casi, l’associazione si sostituisce al proprietario - assente o
indigente - e all’istituzione sanitaria, utilizzando i propri mezzi per
assicurare cure adeguate e tempestive ai cani traumatizzati.
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Microchip |
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Strumento
principale per la riduzione del randagismo, l'applicazione
del microchip è obbiettivo costante e primario
dell'associazione. Le osservazioni euristiche sul
comportamento e sulle caratteristiche degli animali privi di
proprietario, suggeriscono che la causa di gran lunga
prevalente del randagismo -- si stima oltre '80% dei casi -
non sia l'abbandono intenzionale e premeditato, bensi lo
smarrimento accidentale, per incuria o per vagabondaggio del
cane, spesso durante il corteggiamento. Se
ne ricava l’esigenza di stimolare i proprietari di cani in generale e di femmine
gravide in particolare, ad applicare il microchip appena l’età dell’animale lo
consente. Il
controllo dell’applicazione del microchip rimane praticamente assente, sia in
luoghi pubblici, sia presso gli ambulatori veterinari privati, sia presso le
abitazioni dei proprietari. Il tasso di presenza di microchip nei cani catturati
è solamente del 15-18%.
Questa lacuna, che sembra peculiare del territorio rispetto ai bacini sanitari
confinanti, può essere solamente scalfita dall’azione di persuasione di L.Eu.Di.Ca., a cui la normativa non attribuisce poteri di controllo o sanzione.
Nel
corso del triennio la situazione è tuttavia migliorata, sia pur di poco
migliorata – dal 10-12% sino al 17% del 2009 -, comunque molto lontano dalle
indicazioni di legge.
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Controllo
nascite e sterilizzazioni
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Il
controllo delle nascite sul territorio si prefigge due distinti obiettivi:
evitare ai cuccioli
indesiderati un tragico destino e ridurre il rischio che questi, privi di
microchip, vadano in futuro ad ingrossare le file del randagismo.Il
controllo nascite è perseguito dall’Associazione prevalentemente mediante la
sterilizzazione chirurgica (ovariectomia) delle femmine, con diversi mezzi: la
persuasione nei confronti del pubblico, svolta con diverse azioni pubblicitarie;
la ratifica di accordi con veterinari professionisti, volti a facilitare gli
interventi ai proprietari; il controllo diretto dell’effettiva sterilizzazione
delle femmine adottate in giovane età presso le strutture di ospitalità;
l’azione continua verso l’autorità sanitaria, per ottenere la piena applicazione
del servizio di sterilizzazione previsto dalla legge regionale 60/93.
L'attività si svolge sia verso i cani sia verso i gatti, con
pari impegno.
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Profilassi
e cure sanitarie |
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Il contesto del canile rifugio, per l’ampiezza della casistica e per la
possibilità di osservazione oggettiva e duratura su campioni statisticamente
significativi, è ideale per mettere in pratica e verificare l’efficacia dei
protocolli di prevenzione sanitaria e di cura. L’Associazione fa svolgere ed
incoraggia continue ricerche sui protocolli ottimali, in collaborazione con i
veterinari di fiducia presenti sul territorio e con l’Università di Padova. La
normale profilassi vaccinale si è dimostrata occasionalmente inadeguata in
luoghi molto frequentati da animali esposti ai diversi contagi. I ceppi di virus
tendono a sviluppare resistenza; nel corso del triennio l’efficacia dei vaccini
disponibili sul mercato si è sensibilmente ridotta. Si ritiene che
l’importazione abusiva di cani di razza dai paesi dell’Est Europa, fenomeno
diffuso da diversi anni, abbia contribuito in misura sostanziale alla diffusione
di nuovi ceppi, difficili da contrastare. A consuntivo, sui cani ospitati l’associazione osserva una presenza costante di parvovirosi – si stima circa il 4% dei casi, con una mortalità del 0,6% sul
totale -. La parvovirosi è favorita dall’alto numero di cuccioli: circa il 50%
degli ingressi in rifugio, riguardi cani al di sotto dell’anno di età.Per
i gatti, le cure sanitarie riguardano essenzialmente i cuccioli, mancando ad
oggi qualunque supporto pubblico per la cura e prevenzione delle malattie degli
adulti.
L'associazione nel triennio non ha mai effettuato eutanasia di cani per casi di
aggressività; gli interventi si sono limitati esclusivamente e rigorosamente
alle situazioni di malattia terminale, in presenza di grave sofferenze
dell'animale.
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Educazione
al corretto rapporto con gli animali |
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Il movente dell’abbandono o della rinuncia è quasi sempre da ricercare
nell’incapacità da parte del proprietario di costruire un rapporto con l’animale
che tenga conto delle sue caratteristiche etologiche; ne consegue spesso un
comportamento scarsamente controllato dell’animale e poco compatibile con le
esigenze quotidiane, che può indurre il proprietario a disfarsi del cane, nella
maggior parte dei casi con l’abbandono, in qualche caso con la soppressione.
L’Associazione ha perciò messo in opera nel triennio diverse azioni di
educazione e di prevenzione; in particolare, nei confronti dei nuovi proprietari,
viene offerta assistenza diretta, specialmente nelle prime settimane, che
risultano cruciali per il successo dell'adozione; vi partecipano sia volontari,
sia addestratori professionisti convenzionati con l’Associazione, che offrono
gratuitamente i loro servizi per i primi passi della formazione del proprietario. L.Eu.Di.Ca. seleziona e mette inoltre a disposizione degli interessati, sintesi
della letteratura in materia, sia a tema comportamentale sia legislativo, utile
per contemperare la presenza del cane con le esigenze della comunità.
Recentemente, l'associazione ha avviato diverse azioni di comunicazione
attraverso i media – rubriche stampa su giornali e mensili a distribuzione
regionale; Internet con un nuovo sito e azione di mailing -, sui temi del
rapporto con gli animali.
L'associazione ha preso l'iniziativa per eventi orientati alla diffusione delle
conoscenze del grande pubblico verso la Pet Therapy con l'impiego di cani, con
serate e presentazioni su progetti realizzati con successo sul territorio.
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Affidamenti
di cani e gatti |
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L.Eu.Di.Ca. persegue l’affidamento degli animali come mezzo principale per
migliorare le condizioni di vita di tutti i suoi assistiti a quattro zampe. Nel
corso del triennio L.Eu.Di.Ca. ha consolidato la propria strategia per il
recupero degli animali, che sino ad oggi ha dimostrato piena efficacia.
Costretta tra l’inadeguatezza della struttura di ospitalità e la crescita
continua del fenomeno del randagismo, l’associazione ha scelto di puntare con
decisione sulla crescita delle adozioni.
Oltre ai metodi convenzionali, ovvero pubblicità sui mass media e impegno
personale dei volontari, l’Associazione ha proseguito nel triennio la presenza
presenza sistematica presso eventi pubblici, avviata nel 2006 – mercati e fiere
-, portando alcuni animali nei luoghi in cui si concentra la popolazione. Nel
2009 gli eventi partecipati hanno raggiunto il numero di 285. |
Questa pratica, svolta sotto il pieno controllo delle istituzioni – Comuni ed
autorità sanitaria -, ha permesso di consolidare direttamente numerose adozioni,
quasi il 30% del totale nel corso del triennio. La
presenza in quei luoghi ha permesso inoltre di far meglio conoscere
l’Associazione ed aumentare così ulteriormente le occasioni di adozione presso
il rifugio. I cani proposti ricevono un training preventivo, nel quale
viene loro offerto lo stimolo utile per recuperare il
contatto con le persone e con gli altri animali; i cani
vengono quotidianamente portati in ampie zone prative, dove
possono esercitare i propri istinti sociali e confrontarsi
con le persone; questa forma di recupero permette di
recuperare i casi difficili e di proporre agli affidatari
animali già pronti ad interagire nel migliore dei modi con
la famiglia. Alle famiglie è offerta inoltre ospitalità per
i cani adottati, a condizioni economiche particolarmente
favorevoli, durante i periodi di ferie.
Di fatto, si può affermare che questa soluzione combinata ha permesso ad oggi di
sopperire alle soglie di capacità delle strutture di ospitalità, il cui
superamento avrebbe comportato gravi conseguenze sul servizio e sulla stessa
possibilità di adempiere alla missione sociale dell’Associazione. Nel
contesto delle adozioni è inserito il servizio di Smarriti e Ritrovati;
L.Eu.Di.Ca. è il punto principale di riferimento sul territorio per le persone
che hanno smarrito il proprio cane – eventualmente sprovvisto di microchip – e
che ne sono alla ricerca. Il fenomeno degli abbandoni di cuccioli di gatto ricompare
con ricorrente stagionalità, due volte l’anno. I volontari
contribuiscono al soccorso degli animali, provvedendo
direttamente alla cura ed al sostentamento con proprie
risorse e locali.
Una volta svezzati, i cuccioli vengono proposti alle famiglie per l’adozione,
utilizzando canali simili a quelli utilizzati per i cani.
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Colonie
feline |
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Il
randagismo felino, pur meno codificato dalla normativa di quanto avvenga per i
cani, rappresenta una notevole fonte di impegno per il volontariato di
L.Eu.Di.Ca.
Operano attorno all’Associazione volontari e simpatizzanti, che si dedicano
principalmente al recupero dei gatti nelle colonie feline: cattura,
sterilizzazione – a carico della ULSS -, reinserimento in colonia, cura ed
alimentazione, sono le attività più gravose, per le quali ad oggi non è
disponibile alcuna struttura specializzata – salvo il gattile disponibile
nell'ambito della struttura di accoglienza di Monselice, che però per dimensioni
e finalità non è in condizioni di fornire l'assistenza che il territorio
richiede.Nel
triennio, i volontari di L.Eu.Di.Ca. hanno effettuato il servizio di cattura,
trasporto e assistenza per la sterilizzazione per una media di quasi 400 femmine
di gatto l'anno, effettuate a cura dei servizi veterinari della ULSS 17,
nell'ambito della Convenzione sottoscritta con la stessa Azienda Sanitaria.
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Attività di supporto |
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Collaborazioni
scientifiche |
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Nel
triennio L.Eu.Di.Ca. ha consolidato una collaborazione scientifica con
l’Università di Padova, mettendo a disposizione le proprie strutture e volontari,
per offrire ai medici veterinari ed agli studenti della Facoltà di Medicina
Veterinaria, di svolgere osservazioni e mettere in opera le proprie conoscenze.
Nel
2009, in Convenzione con l'Università di Padova, é stato installato un impianto
costituito da 10 box moderni e confortevoli, equipaggiati per lo svolgimento di
attività di ricerca e di studio alimentare e comportamentale.In
questa struttura sono stati svolti diversi progetti, con il diretto
coinvolgimento dei docenti e la partecipazione degli studenti della Facoltà di
Medicina Veterinaria.
L'interazione con l'Università ha prodotto un positivo effetto sul personale
L.Eu.Di.Ca., che ha maturato nuove competenze sulla gestione sanitaria e sul
rapporto sociale con gli animali.
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Recupero
sociale |
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L.Eu.Di.Ca. offre, in collaborazione con la locale Sezione della Lega Nazionale
per la Difesa del Cane (LNDC), occasioni di recupero sociale a persone che hanno
vissuto esperienze difficili. Tra queste, in collaborazione con l’UEPE di Padova,
persone con precedenti penali che sono inserite nel percorso di riabilitazione.È
stata fornita accoglienza a persone con precedenti di tossicodipendenza.
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Collaborazione
con altre associazioni |
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L.Eu.Di.Ca. opera in stretta collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa
del Cane (LNDC), associazione di dimensione nazionale, in particolare, con
l’unità locale di tale associazione Sezione della Bassa Padovana, con la quale
condivide volontari e simpatizzanti.Per
le azioni sul territorio, L.Eu.Di.Ca. collabora regolarmente e scambia
informazioni anche con altre associazioni, tra cui a titolo di esempio l’Ente
Nazionale Protezione Animali (ENPA) e la Lega Anti Vivisezione (LAV).
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